sopra la slitta di ossa
trainata da zombie di renne
e le redini di pelle umana
odorano di rifiuti organici.
Nel sacco, le teste mozzate
di bambini dal volto sorpreso
il Natale che essi attendevano
è diventato una vera mattanza
dei sogni, delle loro vite.
Stride nella notte stellata
il graffio della voce del demone
con l’abito di pece e di sangue
strappato a Santa Claus, il vecchio
che agonizza sotto la neve.
La luna appare estasiata
da quello spettacolo macabro
e chiama a raccolta i licantropi
mentre orde di pipistrelli
danzano in balìa delle tenebre.
Nei pacchi ai piedi dell’albero
torme di blatte e scorpioni
pronti ad invadere le stanze
e banchettare con le carcasse
degli umani destinati all’inferno.
Ed è una nottata bellissima
fatta di grida sul dorso del vento
e di suppliche strozzate nella gola
mentre al termine della carneficina
finalmente ritorna il silenzio.
N° 3905 - 24 dicembre 2019
Il Custode
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