sul treno per la Lombardia
pensieri impazziti fra le rotaie
e ancora immagini e sogni
memorizzati nell’anima.
Ferma sulla banchina
di una grande stazione
era in attesa la vita
ed aveva abiti oscuri
ed occhi di smeraldo lucente.
Sguardo assai titubante
comunque davvero bellissimo
perduto sui suoi lineamenti
io non sentivo le ciance
e il gracchiare dell’altoparlante.
Avrei voluto altri giorni
più di quelli che potevo raccontare
ma forse non era destino
oppure non era il momento
di aprire il cuore all’amore.
Eppure io ricordo ancora
le strade di quella metropoli
e la gente andava di fretta
sebbene non abbia mai saputo
dove sarebbe voluta arrivare.
E il viaggio poi si concluse
sopra la riva del mare
laddove io osservo il passato
che in bilico sull’orizzonte
oramai non può ritornare.
N° 3886 - 7 dicembre 2019
Il Custode
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