io ti vedo bruciare
benché non abbia capito
quale fu la tua colpa.
Forse l’estrema bellezza
fonte di grande invidia
oppure i modi garbati
nel carezzare la vita.
Eppure non leggo astio
nei tuoi occhi stupendi
soltanto commiserazione
verso chi ti sta uccidendo.
Io vorrei…ma è mera utopia
spengere lacrime e fuoco
che danzano sulla tua pelle
e ti deturpano il viso.
Ad una spanna dal rogo
la gente lancia i suoi strali
ed esulta alle tue grida
infami, vincitori del nulla!
Addio, strega meravigliosa
la morte alfine giunge
e pone fine, pietosa
al tuo disumano supplizio.
E si disperde, la folla
che, come fosse a teatro
adesso commenta appagata
quel vile, indegno spettacolo.
N° 3914 - 31 dicembre 2019
Il Custode