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martedì 31 dicembre 2019

GLI OCCHI DELLA STREGA

Attraverso le fiamme
io ti vedo bruciare
benché non abbia capito
quale fu la tua colpa.

Forse l’estrema bellezza
fonte di grande invidia
oppure i modi garbati
nel carezzare la vita.

Eppure non leggo astio
nei tuoi occhi stupendi
soltanto commiserazione
verso chi ti sta uccidendo.

Io vorrei…ma è mera utopia
spengere lacrime e fuoco
che danzano sulla tua pelle
e ti deturpano il viso.

Ad una spanna dal rogo
la gente lancia i suoi strali
ed esulta alle tue grida
infami, vincitori del nulla!

Addio, strega meravigliosa
la morte alfine giunge
e pone fine, pietosa
al tuo disumano supplizio.

E si disperde, la folla
che, come fosse a teatro
adesso commenta appagata
quel vile, indegno spettacolo.

  N° 3914 - 31 dicembre 2019

                                                       Il Custode

lunedì 30 dicembre 2019

UN FREDDO INVERNO

Fu un freddo inverno
vissuto nelle baracche
era il primo, dal terremoto
noi lo pensammo l’ultimo
e ci facemmo coraggio
in attesa della ricostruzione.

Anni di fatica e sudore
sputati tra le montagne
al centro della penisola
matrigna, anziché genitrice
e quando la terra tremò
ebbe inizio la nostra odissea.

Ritenemmo, in quell’agosto
d’avere avuto fortuna
quando scorgemmo i cadaveri
estratti dalle macerie
ma costoro morirono in fretta
risparmiandosi ogni calvario.

Sugli scranni del Parlamento
si succedettero diversi figuri
che, mestieranti della dialettica
giunsero qui con le loro promesse
ed i volti tirati con arte sopraffina
finsero un dolore misconosciuto.

Ma noi restammo in vita
adirati con Dio e con il fato
e ricordati dall’intera Nazione
solamente ad ogni anniversario
di quando la terra si scosse
inghiottendo persone ed animali.

  N° 3913 - 30 dicembre 2019

                                                     Il Custode

domenica 29 dicembre 2019

LONDRA '79

Chissà se tu indossi ancora
lo sguardo di quell’autunno?
Tu, mentre osservavi il Tamigi
avevi un profumo d’amore
che si smarrì nella nebbia.

Adolescente diretta ad un sogno
ti scontrasti con il mio incubo
io non te ne feci una colpa
ma avevo l’anima vuota
ed il cuore annegato nel sangue.

Forse in un altro momento
oppure in una vita distante
la mia mano sarebbe stata felice
di stringersi intorno alla tua
forse…ma non quella volta.

Eppure tu avevi un sorriso
che mi faceva scordare la morte
pochi giorni dentro i tuoi occhi
comunque talmente intensi
che parvero interminabili epoche.

Con lo zaino e con il mio dolore
la strada mi si parava davanti
si sa…ognuno ha il proprio destino
il mio era un viaggio assai lungo
...e non c’era posto per te.

Ciononostante ti ho amata
almeno è quello di cui penso si trattò
ciò che io so con certezza
è che tu fosti il pensiero migliore
che io vissi per le strade di Londra.

  N° 3912 - 29 dicembre 2019

                                                       Il Custode

NON DIRE NIENTE

Non rovinare questo silenzio
qui, nella penombra
dentro la nostra alcova
nella totale mancanza di suoni
io riesco a percepire
il grido silente del tuo desiderio.

Non dire niente, amore
poiché è dentro il tuo sguardo
che io leggo l’estrema ratio
della passione che ci divora
come onde impattiamo gli scogli
sordi al richiamo della marea.

Ho un calice di pura lussuria
da versare sulla tua pelle
sui tuoi capezzoli, adesso robusti
in ogni anfratto dentro il tuo corpo
mentre le dita cercano il bacio
delle tue labbra lascive ed umide.

Lascia le voci oltre il tramonto
ho voglia di te, mia cara
ho bisogno di stringerti
fra le mia braccia vuote da tempo
nella mia anima che, come naufraga
cerca un’isola sulla quale approdare.

Non dire niente, soltanto sospiri
che scenderanno a stimolarmi
laddove alberga la mia eccitazione
tu, padrona delle mie debolezze
gioca con me l’estasiante delirio
che mi conduce, schiavo, nella tua gabbia.

  N° 3911 - 29 dicembre 2019

                                                       Il Custode

sabato 28 dicembre 2019

SOCCHIUDO GLI OCCHI

Socchiudo gli occhi
e ti immagino
è questa la sola maniera
di poter sfiorare il tuo viso
dopo baciarti le labbra.

Sei talmente bella
da farmi male alla vista
il cuore si impenna impazzito
è un tuono tanto violento
che implode dentro lo sterno.

Sicché io ti amo
seppure sia sconveniente
ti stringo nei miei pensieri
chiusi da lucchetti e silenzi
affinché tu non lo sappia mai.

  N° 3910 - 28 dicembre 2019

                                                     Il Custode

TI ATTENDO

Ti attendo all’alba
con il buio che sfuma
e ritorna il frastuono
di una vita ingombrante.

E ti guardo negli occhi
al sospiro del cielo
per capire se tu
sei ancora parte del sogno.

Ti mostro la grande bellezza
del sole sopra le onde
quella magia che dipinge
il mare di un viola tenue.

E però poi rammento
che lo osservo da solo
nella brezza leggera
dove i gabbiani danzano.

Ma io ho la mia poesia
la mia fuga dal mondo
ne fai parte anche tu
benché lo abbia scordato.

Giungerà un’altra sera
l’ennesima docile notte
il nuovo vagito di un sogno
è là che ti attendo ancora.

  N° 3909 - 28 dicembre 2019

                                                       Il Custode

venerdì 27 dicembre 2019

QUEL SOSPIRO NEL BUIO

A chi credi appartenga
quel sospiro nel buio?
Dentro il petto, il tuo cuore
pare pronto ad implodere
a chi credi appartenga
Il singhiozzo dentro la notte?

Tu piangi quasi servisse
a risparmiarti la vita
la invochi dentro le tenebre
mentre ti scivola via
tu piangi quasi servisse
le tue lacrime si fanno stelle.

Immobile, inchiodata alla parete
ti nutri del tuo terrore
e preghi per un raggio di luna
una luce, seppure assai flebile
immobile, inchiodata alla parete
sei in balìa della tua dipartita.

La senti sulla tua pelle
la mano gelida e senza vita
sarà il demonio, la morte
qualcuno giunto per te
la senti sulla tua pelle
che vola incontro al vento.

Si appoggiano sopra il tuo viso
le labbra dal tocco di ghiaccio
le parole che vorresti gridare
adesso non hanno importanza
si appoggiano sopra il tuo viso
e ti offrono il bacio dell’addio.

  N° 3908 - 27 dicembre 2019

                                                     Il Custode

giovedì 26 dicembre 2019

SARAI BELLISSIMA

Avrò il tuo sguardo
in bilico sulla mia vista
ed il tuo dolore discreto
dentro un cassetto del cuore.

E col pensiero e le dita
io sfiorerò la tua pelle
con le labbra, con garbo
sorseggerò le tue lacrime.

Sola dentro i tuoi giorni
tu sarai il mio unico vizio
presunzione di farti sorridere
nonostante la tua tristezza.

Le mie braccia saranno mantello
contro il gelo della disperazione
ed ancora, armatura d’acciaio
per difenderti dalla solitudine.

Ti tenderò la mia mano, l’amore
affinché tu possa seguirmi
ed infrangere il cupo riflesso
per il quale ti senti inadeguata.

E ti giuro che sarai bellissima
come tu non lo hai mai saputo
dentro i miei occhi estasiati
nel profondo della mia anima.

  N° 3907 - 26 dicembre 2019

                                                    Il Custode

mercoledì 25 dicembre 2019

ZOLFO E FUOCO

Torno a casa
dopo secoli e lacrime
sprecate durante il viaggio
alle spalle del paradiso
dove i santi si beano
e ridono degli stolti.

Questo mondo
è soltanto un disastro
dove angeli e uomini
si contendono il potere
e travolgono i deboli
pur di sedere sul trono.

Lo zolfo ed il fuoco
ed annuso l’odore di casa
è questo il mio posto
quello che Dio ha denigrato
per imporre il suo dogma
ad una mandria di ignoranti.

Sale dai fiumi di lava
l’osanna dei dannati
uno stuolo di peccatori
in attesa del mio silenzio
salutano il mio ritorno
la mia fuga dal regno dell’odio.

Ho ritrovato la pace
distante dai giorni malvagi
dalle guerre e dai cataclismi
io percorro i gironi infernali
ed è un paesaggio bellissimo
che non intendo lasciare mai più.

  N° 3906 - 25 dicembre 2019

                                                      Il Custode

martedì 24 dicembre 2019

RACCONTO DI NATALE

Solca il cielo, il malvagio
sopra la slitta di ossa
trainata da zombie di renne
e le redini di pelle umana
odorano di rifiuti organici.

Nel sacco, le teste mozzate
di bambini dal volto sorpreso
il Natale che essi attendevano
è diventato una vera mattanza
dei sogni, delle loro vite.

Stride nella notte stellata
il graffio della voce del demone
con l’abito di pece e di sangue
strappato a Santa Claus, il vecchio
che agonizza sotto la neve.

La luna appare estasiata
da quello spettacolo macabro
e chiama a raccolta i licantropi
mentre orde di pipistrelli
danzano in balìa delle tenebre.

Nei pacchi ai piedi dell’albero
torme di blatte e scorpioni
pronti ad invadere le stanze
e banchettare con le carcasse
degli umani destinati all’inferno.

Ed è una nottata bellissima
fatta di grida sul dorso del vento
e di suppliche strozzate nella gola
mentre al termine della carneficina
finalmente ritorna il silenzio.

  N° 3905 - 24 dicembre 2019

                                                      Il Custode

lunedì 23 dicembre 2019

HO IMPARATO

Ho imparato parole
tramutate in pensieri
come sabbia in frantumi
oramai inascoltata.

Tutto ciò che io sono
è un viaggio finito male
iniziato con buoni propositi
scivolati in una pozzanghera.

Ho scritto il mio destino
per ricordarmi la meta
ma non ricordo la tasca
che custodisce il biglietto.

In bilico sopra il silenzio
ascolto il suono del vento
per capire da dove arriva
il mio bisogno di solitudine.

Però, ciò che ho imparato
è rinchiuso nella clessidra
io vedo la polvere scendere
col dito provo a fermarla.

E ripeto ancora un sorriso
perché io sono un folle
dal dolore che ho vissuto
dall’amore che ho disimparato.

  N° 3904 - 23 dicembre 2019

                                                        Il Custode

domenica 22 dicembre 2019

ICONA

Tu sei un essere speciale
icona di estrema bellezza
come potrei, io, non pensarti
nelle notti e durante i giorni?

Il delirio che mi percuote
mi conduce sempre al tuo viso
tu sei il silenzio nel buio
ed il piacere della solitudine.

Cosa ne sarà dei miei occhi
distante dai tuoi grandi seni?
Non c’è amore, né c’è poesia
che non abbia le tue sembianze.

Tu sei tela, sei un’opera d’arte
adesso scendi il tuo piedistallo
ed ogni tuo passo diventa vento
che mi inocula il tuo profumo.

Tendo la mia mano al tuo corpo
il movimento è impercettibile
e sento brividi, e provo l’estasi
la mia anima è tua prigioniera.

Tu sei il mio nero mistero
il mio viaggio senza ritorno
che dopo aver vissuto il tuo bacio
io, appagato, posso infine morire.

  N° 3903 - 22 dicembre 2019

                                                    Il Custode