Hanno una
buona fragranza
sulla quale il mio cuore incespica
e davvero non ha alcuna importanza
se tu non le hai dette in passato
esagera ancora con le tue parole
poiché mi fanno sentire immortale.
Semmai fosse
questo l’amore eterno
i suoi occhi sono molto profondi
indiscreti nello sfiorarmi la pelle
che increspa prigioniera dei brividi
li hai mescolati con estrema dovizia
quegli sguardi con i quali mi uccidi.
Eppure io non
riesco a fermarle
né a decifrarle come forse dovrei
e divento un bambino silente e paziente
tutto proteso verso le tue labbra
ad attendere di sentirlo ancora
il tocco bellissimo delle tue parole.
N°
3118 – 6 maggio 2016
Il Custode
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