Se solo io
avessi saputo
questa tua sfumatura di pece
non avrei sprecato i miei secoli
a carezzare le onde del mare.
Ma stasera mi
sono attardato
a sbirciare le gambe della luna
ed ho intravisto il tuo sorriso
ho sentito il tuo respiro di pace.
Perché non mi
tieni con te
dentro la tua alcova di tenebra?
Se solo io avessi immaginato
sarei sorto accanto ai tuoi occhi.
Mi piace
davvero il tuo odore
la tonalità che tu sai creare
sopra la tela di questo cielo
tra le gocce di pioggia insolente.
Dicono che tu
sia fredda
ma io saprei come scaldarti
con i miei baci, con il mio amore
ed il mio sguardo di fiamma gentile.
Ma che sia
maledetta l’aurora
dalla quale tu fuggi impaurita
o forse ti nascondi da me
e mi lasci da solo in questo limbo.
N°
3126 – 24 maggio 2016
Il Custode
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