E' stato stampato
con ritagli di giornale
di cronaca nera
o altra roba da condannare.
E' stato incenerito
nella domanda di un perdono
con le lacrime di chi
una volta era un uomo.
Cede alla verità
solo briciole di dolore
e chi ci vive dentro
crede ancora che sia amore.
Ma lascia una condanna
chiusa in una sigaretta
e lascerà una vita
consumata troppo in fretta.
E' un mondo che ha strappato
i confini della realtà
ti tenta senza farti sapere
cos'è che in fondo ti dà.
Dio non ha trovato spazio
dentro quei pensieri
a volte ti prende tanto
che non ricordi più ieri.
E' un mondo di notti in bianco
e mattinate nel letto
di domande senza risposte
e poi amore in gabinetto.
Che non ti dice niente
perché non gli daresti ascolto
e tutto il tuo peccato
è dipinto sul tuo volto.
Ti guarderai allo specchio
con una lacrima tra le mani
domandando al tuo riflesso:
<<Chi mai sarò domani?>>
N° 413 – 27
agosto 1983
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