Ho un cuore di
cristallo
così fragile al tuo sguardo
che adesso si frantuma
nei tuoi occhi di diamante.
Ho un’anima
piccina
coltivata come un fiore
con lo stelo che si piega
sotto il peso del tuo silenzio.
E quando dissi
di amarti
il mio cuore palpitava
con riflessi d’arcobaleno
tra i suoi solchi di cristallo.
Ma quando non
rispondesti
la mia anima sanguinava
gocce di lacrime come gemme
sulle rughe delle sue foglie.
Ho un cuore di
cristallo
fatto di schegge di dolore
il suo battito ora si quieta
e non riesce a ripartire.
Ho un’anima
piccina
fiore che cede all’inverno
da quando ti ho perduta
dentro il gelo dell’addio.
N°
1953 – 3 febbraio 2012
Il Custode
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