Sguardo di
antica serpe
la stessa che circuì Eva
si posa come un velo di polvere
sopra il viso della bambina
sopra i suoi minuscoli seni
nascosti sotto il grembiule
sguardo di bava che bolle
e acido che scava la pelle.
Fra i prati i
grilli cantano
un canto per la primavera
ma la bambina appare confusa
stremata dai troppi pensieri
che cercano nei fili d’erba
il sentiero che la riporti a casa
fra i prati i grilli piangono
sopra il grembo delle cicale.
Ma è una
giornata mite
dipinta da un sole sornione
lei osserva il cielo e sorride
i ricordi dei suoi anni assai brevi
sguardo di serpe si inebria
del calore di quel corpo immaturo
ma è una giornata triste
l’ultima per quella giovane vita.
N°
3103 – 16 aprile 2016
Il Custode
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