Sei bellissima
vista da sopra la veranda
tu, distesa sulla scogliera
accarezzata dalla luna piena.
Si consuma la
sigaretta
fra le mie dita tranquille
intanto io assaporo il fumo
ed il tuo sangue che bagna il filtro.
Hai un corpo
stupendo
dipinto della spuma del mare
anche adesso che rimani immobile
come fossi un capolavoro di marmo.
Quando ti ho
vista cadere
ho pensato che tu fossi un angelo
sino all’impatto tanto violento
da macchiare il tuo abito candido.
La mia casa è
vuota
la riempirò del tuo ricordo
poiché ucciderti è stato un impeto
pentirmene…non lo so ancora.
Questa notte è
meravigliosa
i tuoi resti laggiù nel baratro
ma ci penserà la burrasca
a portarli distante da me.
N°
3101 – 11 aprile 2016
Il Custode
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