un giocoliere
dell’omicidio
la mia inventiva non ha
eguali
la fantasia è delirante.
E però, il pensiero comune
mi definisce un folle
assassino
da destinare alla sedia
elettrica
oppure all’ospedale
psichiatrico.
Nessuno può davvero comprendere
la magnificenza e la
perfezione
dei delitti che io
commetto
e per i quali meriterei
un plauso.
Biasimarmi è molto più facile
per invidia, o per sola
ignoranza
però uccidere è il mio
fine ultimo
la tortura mi conduce
all’estasi.
Io non tollero essere alla mercé
di magistrati pronti a
punirmi
di avvocati che mi
sfrutterebbero
difendendomi per vile
denaro.
Sicché io resto nell’ombra
adirato per non potere rivelare
la mia immagine al mondo
intero
che non è pronto ad
incensarmi.
N° 3426 - 5 agosto 2018
Il Custode
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