si nasconde, l’oscuro
e quando passa qualcuno
egli tende la sua anima
e lo divora all’istante.
Ha le vibrisse d’acciaio
mentre il suo cuore
è un cespuglio di rovi
e lui, nero nel nero
si confonde con la
brughiera.
Un tempo aveva pensieri
aveva persino un sorriso
come un cancello che
cigola
e dentro il vento, i
capelli
erano cimici dal volo
elegante.
Ma è stato tradito
e siccome assai
vendicativo
ha raccolto lo zaino e
il silenzio
e con le mani unte di
odio
ha segnato il suo
territorio.
Egli è pericoloso
un leone fuggito dal circo
e se sente parlare
d’amore
la sua furia diventa
magnifica
e flagella le coste del
cielo.
Però non ha pace
assuefatto alla
misantropia
non conosce qual è la
sua meta
sicché lancia una moneta
nell’aria
ed ancora ne aspetta il
responso.
N° 3432 - 14 agosto 2018
Il Custode
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