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sabato 18 agosto 2018

PIANGE, LA MIA CITTA'

Piange, la mia superba città
l’ennesima ferita subita
però prende la vita per mano
‘ché c’è da pensare a chi vive.

Nel giorno del grande lutto
il cielo comprende il dolore
e sfodera un sole magnifico
in segno di estremo rispetto.

E ripongono, i burberi genovesi
l’attitudine verso il mugugno
‘ché c’è da portare conforto
a chi ha perso casa, affetti e animali.

Comunque non si dimenticano
dell’incuria e dell’avidità
che se solo ci fosse giustizia
per i responsabili sarebbe la gogna.

Piange, la mia amata città
eppure non china la testa
l’esperienza di tragedie passate
ha temprato il cuore e l’orgoglio.

Come nel fango, così dopo le bombe
gonfia il petto e torna a rialzarsi
e si occupa di chi ha bisogno
perché è questa la mia bellissima Genova.

  N° 3436 - 18 agosto 2018

                                                     Il Custode

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