dal nulla della tua
anima
d’improvviso riscopro me
stesso
così come non lo
ricordavo
adesso io mi
disintossico
dal vuoto oltre il tuo
sterno.
E leggo nei tuoi pensieri
parole che non mi
importano
tu le hai ricomposte con
cura
col collante della tua
ipocrisia
io scruto dentro il tuo
sguardo
concetti che mi danno
ribrezzo.
Laggiù c’è una notte bellissima
oltre la sagoma del
promontorio
io la annuso dalla
veranda
le narici si ungono
della luna
altrove c’è una colata
di stelle
sui fili d’erba del mio
giardino.
Tu vorresti parlare d’amore
però non sai da dove
iniziare
io ascolto e sono assai
divertito
dalla goffaggine del tuo
sentimento
tu potresti implorare
perdono
ma non sai dove andresti
a finire.
Voltarti le spalle per sempre
è la conseguenza alla
quale giungo
ho smesso con il fumo e
con te
sicché respiro e mi
sento vivo
tornare alla mia
solitudine
non percepisco un
destino migliore.
N° 3424 - 4 agosto 2018
Il Custode
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