divoratrice di anime
che rinchiudeva
nell’antro
per consumarle in
silenzio.
Ma io la vedevo bellissima
è così era per il mio
cuore
che batteva e non si fermava
ogni volta che mi era
vicina.
Decisero che era da uccidere
e dare, poi, in pasto
alle fiamme
per distruggere il suo
pensiero
ridurre il suo corpo in
cenere.
Ma io non volevo accadesse
poiché la amavo da
secoli
allora, dentro il suo
antro
ho atteso impavido e
armato.
Arrivarono portati dall’alba
per approfittare del suo sonno
io li affrontai combattendo
e ne uccisi più che potevo.
Ma, infine, ho sentito le fiamme
giusto al centro del
petto
ed ancora il gelo
opprimente
che pare condurre all’oblio.
…Dissero
che era malvagia
eppure mi stringe al suo
cuore
io sono morto affinché
lei vivesse
e la mia ricompensa è il
suo amore.
N° 3430 - 10 agosto 2018
Il Custode
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