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domenica 19 agosto 2018

IL COLPEVOLE

Volarono giù, le persone
come foglie da un albero smunto
e il colpevole, nascosto nell’ombra
tacque un imbarazzante silenzio
volarono giù, poi si fermarono
come angeli senza una meta.

Dall’alto della torre d’avorio
guardò il ponte con grande disprezzo
ed esplose la sua folle rabbia
al pensiero del denaro perduto
dall’alto della sua tracotanza
dimenticò di ricordare i defunti.

E si alzò, incontro al cielo
la polvere del ferro e della malta
a coprire, come una mano pietosa
ciò che restava dei frammenti di anima
e si alzò, dopo scheggiò le nuvole
l’ultimo lamento dei moribondi.

Sicché, infine, scese la notte
e rimase il solo canto dei grilli
la litania che accompagnò il sonno
di chiunque non poté risvegliarsi
sicché, infine, calò l’oblio
dentro il quale si confuse, il colpevole.

  N° 3437 - 18 agosto 2018

                                                    Il Custode

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