Una scintilla
simile ad un colpo di falce
scese incontro alle tenebre
e le tranciò giusto al centro.
Chissà quali
strani pensieri
nella sua mente distratta
che incespicò in quello sguardo
dopo cominciò a sognare.
Intanto il
treno correva
le sue ruote roventi e voraci
scheggiavano i freddi binari
avevano premura di arrivare.
Il sogno…era
bellissimo
quanto il viso incrociato
nessun altro in quel vagone
solamente i loro respiri.
Un uomo solo e
una donna
ed un frastuono assordante
non servivano parole né nomi
bastava la luce nei loro occhi.
Intanto il
treno correva
diritto verso il crepuscolo
quando ansimando d’amore
si unirono i loro corpi.
Alla fermata
successiva
lei scese e svanì nella nebbia
nessun addio e quello sguardo
lui non lo vide mai più.
N° 3021 - 6 ottobre 2015
Il Custode
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