Vieni via,
antico amore
da questo campo di croci
che ha il sapore della tua anima
dove, tra le viole annerite
si odono ancora le grida
dei cani e dei soldati morenti.
Vieni in balìa
della salsedine
sopra l’onda che sale la sabbia
ed il mare diventa violento
sotto il tuono dentro il tuo cuore
che svegliò le telline ed i granchi
impegnati al loro primo riposo.
Vieni fra
questi palazzi
di cartapesta e di marzapane
tu volesti seguire i tuoi incubi
e diventasti strega e fosti bellissima
che Hansel uccise la petulante sorella
per ascoltare le tue fiabe oscure.
Vieni in cima
ai miei occhi
ciechi dacché ti smarrirono
e però rimase un fotogramma
dei tuoi capelli e del tuo nome
tu lo stringi fra le tue mani avvizzite
ed, egoista, non lo vuoi condividere.
Vieni che il
tempo passa
e la polvere dentro la clessidra
seppellirà i miei ricordi e il dolore
ma resterà quella luna di plastica
al centro del cielo di vernice nera
che imbrattò nuvole e stelle.
Vieni…ma non è
importante
il tuo inferno è un labirinto
ed il filo di Arianna ora è cenere
tra le fiamme del tuo immenso odio
io ti aspetto intanto fumo erba
mi addormento e tu non ci sei mai…
N° 2996 - 6 settembre 2015
Il Custode
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