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martedì 29 settembre 2015

TI OSSERVO E MI QUIETO

Seduto in maniera confusa
sopra la sedia di paglia
io mi cullo con estremo garbo
al suono di quella melodia
che ascolto nella mia mente.

Adesso bisbiglio una litania
pare quasi una ninna nanna
per te, appoggiata al guanciale
all’altro capo del letto
dall’altra parte della vita.

Comunque mi sento agitato
da questa atmosfera lugubre
però ti osservo e mi quieto
poiché i miei occhi si perdono
sulle tue labbra sublimi.

Io guardo il tuo viso
e non è mai stato più bello
con quella ruga di sangue
in bilico sulla tua guancia
che poi cade sopra il lenzuolo.

Chissà qual’era il tuo nome…
io ho scordato di chiederlo
con le spalle sullo schienale
ed il capo un po’ reclinato
tu sei davvero irresistibile.

Io temo il mio pentimento
che è un segno di debolezza
però ti osservo e mi quieto
dopo riprendo a danzare
sulle mie note silenti.

  N° 3010 - 23 settembre 2015

                                                          Il Custode

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