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martedì 15 settembre 2015

LA BEATITUDINE DELL'ERETICO

Adesso e per sempre
il dolore è passato
seppure pareva interminabile
e le mie ceneri, le mie ossa
riposano al suolo
dopo il bacio rovente del fuoco
dopo le ingiurie
che mi urlavano dalla piazza gremita.

Stolti ed ignoranti
facili vittime delle menzogne
che raccontano i vescovi
che impongono
con la minaccia del peccato
l’incubo di un inferno distante
che non esiste
come non esiste il paradiso.

Ma io sto bene
benché eretico e senza Dio
ho raggiunto la beatitudine
e la mia anima danza
appagata dall’oblio raggiunto
dopo avere pagato la colpa
dell’abiura e della negazione
verso la religione e verso i santi.

Pacifica morte
io vorrei la vedessero tutti
coloro i quali
con le croci ed armati della Bibbia
sacrificano le loro vite
per un ideale fittizio
ed ignorano che alla dipartita
imboccheranno il sentiero del nulla.

  N° 3000 - 9 settembre 2015

                                                        Il Custode

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