…Ed infine entrarono in città
quelle belve vomitate dal Libano
mentre nel cielo, dal campo di Sabra
si levavano le grida ed il fumo.
Qualcuno
raccontò della strage
dei molti morti nelle fosse comuni
così tanti che io non lo credevo
fino a che non li rividi a Shatila.
I soldati
dell’infame Israele
non fecero nulla per impedire l’eccidio
sicché i buoni cristiani libanesi
massacrarono le donne e gli anziani.
Quanti
cadaveri, Signor Colonnello?
<<Ma io non so contare così
tanto…>>
era il pretesto per non rispondere
né alla storia, né alla propria coscienza.
Ed i bambini,
quei bambini innocenti
per quali colpe dovettero morire?
Tra le macerie ed oltre le fiamme
una litania che struggeva l’anima.
Era il lamento
dei sopravvissuti
simili a zombie lungo le strade
alla ricerca dei cari perduti
con la speranza di trovarne i resti.
Ma furono
davvero professionali
quelle belve vomitate dal Libano
nessuna pietà per i palestinesi
uccisi e oltraggiati a Sabra e Shatila.
N° 2912 - 23 maggio 2015
Il Custode