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domenica 24 giugno 2018

TI RICORDI DI ME?

Tu ti ricordi di me?
Io ero la mano tesa
verso la tua anima smunta
mentre, sull’orlo del baratro
tu eri pronta a cadere
in fondo alla tua solitudine.

Ero quel tenue sorriso
scritto sopra il mio viso
per insegnare ai tuoi occhi
il tragitto della speranza
che hai perduto nel vento
mentre parlavi alle nuvole.

Io ero le unghie affilate
con le quali scavare la terra
e riportare alla luce
il profumo della tua bellezza
che sembrava essere leggenda
però fece impazzire le stelle.

Ero l’ultima parola buona
che la luna disse alla marea
affinché tu imparassi ad amare
ogni anfratto della tua vita
prima che ti voltasse le spalle
deridendoti a tua insaputa.

Adesso io sono il dolore
quello che ti ho sempre taciuto
quando hai indossato le tenebre
e mi hai lasciato a cercarti
dentro una zolla d’argilla
dal profilo della tua ombra.

  N° 3402 - 24 giugno 2018

                                                     Il Custode

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