siccome ha il tuo
profilo
e dentro la sua alcova
ogni respiro giunge
ovattato
quasi fosse sospiro di
stella.
Tu sai che io ti amo
te lo ha rivelato la
luna
che per quanto appaia
discreta
non sa mantenere i
segreti
perde dalle tasche le
emozioni.
Quale sarà mai la divinità
che ha fatto di te la
più bella?
Non lo so, ma le sono
grato
e giurarlo sarebbe
superfluo
il silenzio mi serve per
baciarti.
Fermati fino a quando puoi
dentro il mio sguardo
appagato
la mia supplica resterà
silente
per proteggere
l’armatura
della quale è fatta la
mia dignità.
Tu sai che io ti desidero
come la pioggia di
inizio autunno
come un destino che mi
era precluso
e sono convinto che in
fondo al buio
mi avvolgerai della tua
luce.
N° 3393 - 8 giugno 2018
Il Custode
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