La bellezza
effimera
mi apparterrà un solo giorno
mesi trascorsi nel bozzolo
dopo solamente a strisciare
e, finalmente imparato il volo
sarà già tempo di morire.
Eppure io
sentirò intenso
il persistente profumo dei fiori
e dalla cima del cielo planerò l’aria
una ballerina che danza tra l’erba
con l’arcobaleno sulle mie ali
prima di ritornare all’oblio.
È questo il
mio disappunto
poiché la mia breve esistenza
amplifica i sensi e i desideri
e mi concede meraviglie e rimpianti
che benché io chiuda nell’animo
non mi è concesso di tramandare.
Arriverà presto
la notte
e con la notte, l’ultimo respiro
ho trascorso la vita da bruco
e da farfalla vedrò una sola luna
ad una spanna dalle mie labbra
prima di cadere a baciare la terra.
N° 3180 - 3 settembre 2016
Il Custode
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