L’ho trovata
nel tuo sguardo
nei tuoi occhi di marmotta
ti guardavo in ammirato silenzio
affinché il tempo si fermasse
e quell’attimo sublime
durasse l’intera mia vita.
Dopo ho
impregnato le dita
smarrite fra i tuoi capelli neri
sopra il morbido e umido solco
del tuo sesso meraviglioso
e dalle dita alle mie labbra
per nutrirmi ancora di te.
L’ho sbirciata
fra i tuoi capezzoli
boccioli minuscoli di rosa selvatica
la mia lingua s’è fatta sfacciata
ne ha percorso l’intera areola
gusto di latte e di vaniglia
da assaporare con gli occhi chiusi.
Infine l’ho
scoperta dipinta
sopra il tuo viso stupendo
laddove i miei baci insolenti
si posavano e facevano il nido
tanto che ti rimpiango, Salem
e rimpiango la tua bellezza.
N° 3190 - 20 settembre 2016
Il Custode
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