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lunedì 26 settembre 2016

L'AMMAZZA PENSIERI

Ed egli sollevò la falce
e la rivolse con aria severa
verso la platea sottostante
col volto austero simile al Dio
scrutò ogni singolo sguardo
soppesò ogni tenue sospiro.

I più codardi piansero
e raccolta la materia cerebrale
la scaraventarono ai suoi piedi
ne fecero poltiglia informe
e pensarono, silenti e apatici
soltanto ciò che egli desiderava.

Figlio di un malvagio censore
abituato a trucidare i pensieri
e di una madre devota e bigotta
che si prostituiva alla sera
egli, plasmato di pura arroganza
non gradiva il contraddittorio.

Sicché risparmiò al suo comizio
chiunque seppe irretire e plagiare
mentre i resti delle menti libere
giacevano in una fossa comune
dove i loro sogni e le speranze
tramutarono in fuochi fatui.

  N° 3193 - 26 settembre 2016

                                             Il Custode

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