Seduto
luce fioca e discreta
nella cucina spoglia
di qualsiasi vecchio ricordo
soltanto un soffio gelido
che giunge dalla mia anima.
Mi sento solo
e il tuo viso alle pareti
non mi sorride né piange
eppure è talmente bello
che mi sfugge un bacio
e impatta sopra il vetro.
Io ti penso
ancora
coi miei pensieri testardi
o forse soltanto disperati
e mentre rimango seduto
fumo un’altra sigaretta
e dopo ritorno a morire.
N° 3195 - 29 settembre 2016
Il Custode
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