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giovedì 29 settembre 2016

SEDUTO

Seduto
luce fioca e discreta
nella cucina spoglia
di qualsiasi vecchio ricordo
soltanto un soffio gelido
che giunge dalla mia anima.

Mi sento solo
e il tuo viso alle pareti
non mi sorride né piange
eppure è talmente bello
che mi sfugge un bacio
e impatta sopra il vetro.

Io ti penso ancora
coi miei pensieri testardi
o forse soltanto disperati
e mentre rimango seduto
fumo un’altra sigaretta
e dopo ritorno a morire.

  N° 3195 - 29 settembre 2016

                                              Il Custode

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