Silhouette di un pensiero
che mi abituò al silenzio
e le mani cinsero le parole
quasi a non farle fuggire.
E la notte, matrona severa
avvolse dentro il suo manto
sospiri fatti di imprecazioni
rivolte a toccare le stelle.
Chissà cosa fu quel ricordo
strangolato dai rovi intricati?
Un sasso scagliato nel lago
che saltellò e dopo scomparve.
Dentro le tasche, io ebbi
un ultimo sorso di solitudine
da ingurgitare con veemenza
prima che la bottiglia svuotasse.
Fu allora che balenò un’idea
che non smisi mai di cercare
e sono oramai molti secoli
a circumnavigare le tenebre.
che mi abituò al silenzio
e le mani cinsero le parole
quasi a non farle fuggire.
avvolse dentro il suo manto
sospiri fatti di imprecazioni
rivolte a toccare le stelle.
strangolato dai rovi intricati?
Un sasso scagliato nel lago
che saltellò e dopo scomparve.
un ultimo sorso di solitudine
da ingurgitare con veemenza
prima che la bottiglia svuotasse.
che non smisi mai di cercare
e sono oramai molti secoli
a circumnavigare le tenebre.
N° 4571 - 14 settembre 2021
Il Custode
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