Tra le colline e le montagne
e il cielo che sfiora il mare
stretta come un lembo di stoffa
dura quanto un foglio di ardesia.
Tu sei là, appoggiata alle coste
agli orti che scendono a strapiombo
profumo di basilico e maggiorana
e salsedine che si fonde col muschio.
Sono emigrati, un tempo, i tuoi figli
oltre i marosi e l’oceano possente
alcuni non sono più ritornati
furono accolti dal Cristo inabissato.
Terra di pirati, tu, e di poeti
che misero mille parole in musica
un’armonia che allieta l’anima
e rende il cuore assai meno grezzo.
Ed i pini marittimi e gli ulivi
dipingono del verde d’una bottiglia
le onde e finanche le insenature
regno di balene, dimora di delfini.
E certo io t’amo, o mia Liguria
alcova delle mie albe e dei tramonti
di gente coriacea e assai diffidente
avversa a chi ti denigra ogni volta.
e il cielo che sfiora il mare
stretta come un lembo di stoffa
dura quanto un foglio di ardesia.
agli orti che scendono a strapiombo
profumo di basilico e maggiorana
e salsedine che si fonde col muschio.
oltre i marosi e l’oceano possente
alcuni non sono più ritornati
furono accolti dal Cristo inabissato.
che misero mille parole in musica
un’armonia che allieta l’anima
e rende il cuore assai meno grezzo.
dipingono del verde d’una bottiglia
le onde e finanche le insenature
regno di balene, dimora di delfini.
alcova delle mie albe e dei tramonti
di gente coriacea e assai diffidente
avversa a chi ti denigra ogni volta.
N° 4574 - 16 settembre 2021
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento