Mi avvio al camino
tra soldati che berciano
e mi sputano addosso
e lassù, dalla torre
salgono il fumo e la cenere.
Io, condannato a morte
da chi tacque da sempre
da chi non mi difese
dall’odio degli aguzzini
e decretò la mia fine.
Ho provato a combattere
ma ero debole e solo
e nell’autunno che giunse
compresi che il mio destino
non aveva un futuro.
Eppure io maledico
gli infami, i negligenti
coloro che hanno avallato
ogni supplizio subito
dalle mie carni e dal cuore.
Mi avvio al camino
dove le fiamme gridano
basterà uno sparo alla nuca
e di me non resterà altro
che la mia anima errante.
tra soldati che berciano
e mi sputano addosso
e lassù, dalla torre
salgono il fumo e la cenere.
da chi tacque da sempre
da chi non mi difese
dall’odio degli aguzzini
e decretò la mia fine.
ma ero debole e solo
e nell’autunno che giunse
compresi che il mio destino
non aveva un futuro.
gli infami, i negligenti
coloro che hanno avallato
ogni supplizio subito
dalle mie carni e dal cuore.
dove le fiamme gridano
basterà uno sparo alla nuca
e di me non resterà altro
che la mia anima errante.
N° 4585 - 24 settembre 2021
Il Custode
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