La mia anima è immersa
nelle sue acque impetuose
ma a breve io sarò un dio
e nessuno potrà fermarmi.
Adesso che sono immortale
io posso ambire all’Olimpo
fino ad usurpare il trono
di Zeus, il presuntuoso sovrano.
Mi bagno nello Stige profondo
quel fiume di odio e saggezza
dove ho posato i miei pensieri
fino a perdere senno e ragione.
Nessuna ferita, né alcun dolore
dacché come fu per Achille
fra le mani di Teti, sua madre
io ne ho saggiato le onde.
Sarà un’inarrestabile furia
a farmi attraversare l’inferno
oltre la palude e fra i dannati
sul battello rubato a Caronte.
Se mai tu volessi seguirmi
avrai da me lo sguardo più mite
e seduta al mio fianco ed altera
diventerai la mia sola Regina.
nelle sue acque impetuose
ma a breve io sarò un dio
e nessuno potrà fermarmi.
io posso ambire all’Olimpo
fino ad usurpare il trono
di Zeus, il presuntuoso sovrano.
quel fiume di odio e saggezza
dove ho posato i miei pensieri
fino a perdere senno e ragione.
dacché come fu per Achille
fra le mani di Teti, sua madre
io ne ho saggiato le onde.
a farmi attraversare l’inferno
oltre la palude e fra i dannati
sul battello rubato a Caronte.
avrai da me lo sguardo più mite
e seduta al mio fianco ed altera
diventerai la mia sola Regina.
N° 4561 - 6 settembre 2021
Il Custode
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