Osservami, Cemeteria
mentre io violo il tuo mondo
e sotto la luna che affascina
mi addentro nella tua vita.
Ho imparato il tuo sentiero
ogni aspetto che sai indossare
ma qui, fra le croci e le lapidi
ne ho assaggiato quello migliore.
Lo senti il vuoto nel mio petto?
È fatto di vento e di oblio
sicché se anche tu lo volessi
non potresti uccidermi ancora.
Avvolgimi fra le zampe di ragno
che saettano dalla tua schiena
nessuno mai, prima d’ora
è sopravvissuto al tuo veleno.
Ma io sono morto da secoli
prima ancora che tu nascessi
prima che tu emettessi un vagito
che parve il sibilo della ghigliottina.
Dunque amami, Cemeteria
tu non puoi fare altrimenti
adesso che dentro il mio sguardo
riconosci il tuo stesso delirio.
mentre io violo il tuo mondo
e sotto la luna che affascina
mi addentro nella tua vita.
ogni aspetto che sai indossare
ma qui, fra le croci e le lapidi
ne ho assaggiato quello migliore.
È fatto di vento e di oblio
sicché se anche tu lo volessi
non potresti uccidermi ancora.
che saettano dalla tua schiena
nessuno mai, prima d’ora
è sopravvissuto al tuo veleno.
prima ancora che tu nascessi
prima che tu emettessi un vagito
che parve il sibilo della ghigliottina.
tu non puoi fare altrimenti
adesso che dentro il mio sguardo
riconosci il tuo stesso delirio.
N° 4564 - 7 settembre 2021
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento