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martedì 7 settembre 2021

LA MUTA

Scrisse, poiché le sue parole
proprio non le poteva dire
ma ferme nei suoi pensieri
avevano infranto il silenzio.
 
Il cuore era un diapason
che le regolava la vita
e benché fosse stata difficile
lei l’amava tenacemente.
 
E possedeva una tale bellezza
in grado di mozzare il fiato
ed occhi talmente espressivi
da contenere poemi e canzoni.
 


Dissero che giunse un falco
che la prese fra le sue ali
per mostrarle le nuvole e il cielo
e dopo il cielo, le onde del mare.
 
Lei lo seguì nella notte
poi fra i raggi della nuova aurora
avrebbe voluto dirgli il suo nome
ma, muta, lo tenne sopra le labbra.
 
Non ritornò, e chissà dove andò
e scese la pioggia sulla vallata
una melodia di suoni e armonia
come se lei potesse infine cantare.

  N° 4562 - 6 settembre 2021

                                                      Il Custode

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