Mia amata
scheggia di matura tenebra
dentro la luce accecante
sei tu, in questo antico tramonto
l’unica fonte di estrema bellezza
che nutre l’intero mio sguardo.
Ed io ti amo
è così dal primo istante
in cui le mie dita
e dopo ancora le labbra
hanno posato un timido bacio
sopra il tuo splendido viso.
Ma mi manchi
tanto
me ne rammento ogni notte
che il mio cuore impreca
e tramuta in tempesta e delirio
il delirio di un grande dolore
la tempesta di una follia nascente.
Sicché io ti
penso
ed immagino tutti quei secoli
trascorsi dentro i tuoi occhi
col tuo nome quale mia sola parola
mia amata
…perduta.
N°
3152 – 8 luglio 2016
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