…E il naufragar m’è dolce
in questo mare…
Quale idiozia!
Io, bruciato dalla salsedine
nel naufragio della mia nave
ho perduto ogni cosa
e travolto dallo sconforto
devo reinventarmi la vita
quella che mi ha abbandonato
oltre l’orizzonte lontano.
Sabbie tiepide
e candide
eppure io odio
questo paradiso terrestre
dove, dal nucleo della giungla
mi giungono suoni e rumori
che paiono alquanto sinistri
dunque, sebbene un posto bellissimo
come potrei vivere qui?
La mia amata
Inghilterra…
salpato per via della mia avidità
io non posseggo più nulla
soltanto la bibbia e la solitudine
e un opprimente pena nel cuore
a due passi dal mare limpido
io, come fossi un selvaggio
comunque signore di questa isola.
N°
3149 – 3 luglio 2016
Nessun commento:
Posta un commento