Il mandorlo attende ancora
il soffio della brezza d’Oriente
quella che io annuso ogni sera
per nutrirmi del tuo profumo.
Ho molti sogni da raccontarti
sotto il cielo screziato di nuvole
e fantasie di perduto Jōdo-shū
sotto il nero kimono che indossi.
Vieni al ponte, vieni alla mia vita
fra le pareti di carta e di bambù
ed il tepore dentro la nostra nōka
a dividerci il riso, sorseggiare sakè.
Da te ho imparato l’amore robusto
che piega il monsone, omaggia la tigre
e resiste con il passare degli eoni
come pietra che l’acqua non può scalfire.
Io, con la katana e l’umiltà
mi inchino alla grazia, alla tua bellezza
chino il capo dinnanzi alla tua forza
che nulla toglie alla tua eleganza.
quella che io annuso ogni sera
per nutrirmi del tuo profumo.
Ho molti sogni da raccontarti
e fantasie di perduto Jōdo-shū
ed il tepore dentro la nostra nōka
Da te ho imparato l’amore robusto
e resiste con il passare degli eoni
come pietra che l’acqua non può scalfire.
Io, con la katana e l’umiltà
chino il capo dinnanzi alla tua forza
che nulla toglie alla tua eleganza.
N° 4883 - 16 aprile 2023
Il Custode
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