Aspetterò la notte più intensa
tra le maglie della primavera
per salire in cima al promontorio
a respirare la brezza e le stelle.
Da là vedrò il filo delle montagne
fare all’amore con l’orizzonte
e la luna giusto al centro del cielo
alla quale canterò il mio ululato.
Il manto ondeggia come marea
il mio naso assaggia l’oscurità
in lontananza vedo luci cattive
là è il regno dell’umano malvagio.
Sicché io mi tengo molto distante
dalle sue carabine pronte a sparare
li ho visti uccidere orsi e cerbiatti
per il solo gusto di fare del male.
Qui il gioco d’ombra sembra riflettermi
possente e potente come non mai
ma io non sono che un semplice lupo
qualcuno che sa vivere nella natura.
Adesso il mio canto scheggia le nuvole
ma non è che una dedica alle stagioni
e quando morirò io avrò mille altre vette
da calpestare con un garbo elegante.
tra le maglie della primavera
per salire in cima al promontorio
a respirare la brezza e le stelle.
Da là vedrò il filo delle montagne
fare all’amore con l’orizzonte
e la luna giusto al centro del cielo
alla quale canterò il mio ululato.
Il manto ondeggia come marea
il mio naso assaggia l’oscurità
in lontananza vedo luci cattive
là è il regno dell’umano malvagio.
Sicché io mi tengo molto distante
dalle sue carabine pronte a sparare
li ho visti uccidere orsi e cerbiatti
per il solo gusto di fare del male.
Qui il gioco d’ombra sembra riflettermi
possente e potente come non mai
ma io non sono che un semplice lupo
qualcuno che sa vivere nella natura.
Adesso il mio canto scheggia le nuvole
ma non è che una dedica alle stagioni
e quando morirò io avrò mille altre vette
da calpestare con un garbo elegante.
N° 4879 - 11 aprile 2023
Il Custode
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