Io che ero vento
originato da una tempesta
sollevai acqua e sabbia
che tramutai in argilla
le diedi la forma di un uomo
borioso quanto il diluvio
e di una donna pettegola
come la cicala del campo.
Raccolsi il fuoco e il cotone
da porre al centro del cielo
li chiamai sole e poi luna
padroni del giorno e della notte
il primo scaldò gli animali
e generò le piante e i sorrisi
la seconda ispirò i poeti
e persino le pigre maree.
Però già all’alba dei tempi
mutarono eventi e scintille
e giunse la devastazione
sui monti e nelle campagne
furono teatri, gli oceani
di distruzione e di morte
e le nuvole piansero lacrime
sulle case delle formiche.
Io che ero vento
adesso divento ghiaccio
frammento strappato all’iceberg
che fece affondare il Titanic
e siedo come chi muore
oltre il Nirvana e l’Olimpo
osservo le macerie e i cadaveri
e maledico ciò che creai.
originato da una tempesta
sollevai acqua e sabbia
che tramutai in argilla
le diedi la forma di un uomo
borioso quanto il diluvio
e di una donna pettegola
come la cicala del campo.
da porre al centro del cielo
li chiamai sole e poi luna
padroni del giorno e della notte
il primo scaldò gli animali
e generò le piante e i sorrisi
la seconda ispirò i poeti
e persino le pigre maree.
mutarono eventi e scintille
e giunse la devastazione
sui monti e nelle campagne
furono teatri, gli oceani
di distruzione e di morte
e le nuvole piansero lacrime
sulle case delle formiche.
adesso divento ghiaccio
frammento strappato all’iceberg
che fece affondare il Titanic
e siedo come chi muore
oltre il Nirvana e l’Olimpo
osservo le macerie e i cadaveri
e maledico ciò che creai.
N° 4895 - 25 aprile 2023
Il Custode
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