Scendono gocce di pioggia
gelide almeno quanto l’addio
sopra le foglie del platano
poi fino alla tana dell’istrice.
Tu intanto riposi, giovane amore
insensibile alle lievi carezze
che la talpa dispensa al tuo viso
sperando nel tuo lesto risveglio.
Si volta verso il nulla, il gufo
che seppure essere molto severo
vorrebbe ancora vederti sorridere
e tu salutarlo con molta insolenza.
E tace dovunque, l’inverno
acquattato fra gli aghi di pino
mentre sente che il tuo respiro
è ghiacciato più delle sue labbra.
Tu intanto muori, piccolo amore
per l’artiglio di un uomo immondo
mentre il corvo ti chiede perdono
‘ché banchetterà con i tuoi resti.
gelide almeno quanto l’addio
sopra le foglie del platano
poi fino alla tana dell’istrice.
insensibile alle lievi carezze
che la talpa dispensa al tuo viso
sperando nel tuo lesto risveglio.
che seppure essere molto severo
vorrebbe ancora vederti sorridere
e tu salutarlo con molta insolenza.
acquattato fra gli aghi di pino
mentre sente che il tuo respiro
è ghiacciato più delle sue labbra.
per l’artiglio di un uomo immondo
mentre il corvo ti chiede perdono
‘ché banchetterà con i tuoi resti.
N° 4873 - 7 aprile 2023
Il Custode
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