Eravamo un amore
da fare invidia ai poeti
che non sapevano descrivere
il senso di quella magia.
Sopravvissuti al delirio
di un lancinante dolore
noi percorremmo un sentiero
irto di cocci di vetro.
Poi, quasi che fosse fiamma
quel sentimento si spense
lo fece in maniera silente
come fa il buio, la notte.
Davvero non avrei voluto
negarti il mio sguardo cieco
da quando il bambino morì
portandosi via il mio cuore.
Forse io ti chiesi aiuto
quando caddi nel baratro
ma tu sanguinavi ancora
e non meritavi il mio biasimo.
Ho questa diga negli occhi
che mi imprigiona le lacrime
se mai dovesse crollare
esploderebbe la mia pazzia.
Io non dimenticherò mai
ciò che tu fosti per me
e non permetterò a nessuno
di sminuire la tua importanza.
Però ti chiedo perdono
per avere sfidato le ombre
fino a cercare la pace
che solo la morte sa dare.
da fare invidia ai poeti
che non sapevano descrivere
il senso di quella magia.
di un lancinante dolore
noi percorremmo un sentiero
irto di cocci di vetro.
quel sentimento si spense
lo fece in maniera silente
come fa il buio, la notte.
negarti il mio sguardo cieco
da quando il bambino morì
portandosi via il mio cuore.
quando caddi nel baratro
ma tu sanguinavi ancora
e non meritavi il mio biasimo.
che mi imprigiona le lacrime
se mai dovesse crollare
esploderebbe la mia pazzia.
ciò che tu fosti per me
e non permetterò a nessuno
di sminuire la tua importanza.
per avere sfidato le ombre
fino a cercare la pace
che solo la morte sa dare.
N° 4225 - 26 settembre 2020
Il Custode
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