adesso che in riva al mare
la sera trova un riparo
dalla calura del giorno.
La folla pare dissolta
svanita come schegge di aria
io sorseggio la solitudine
ed attendo un nuovo tramonto.
Ho amato molto e non dovevo
ma non posso tornare indietro
forse, raggiunto il punto di rottura
rimetterò assieme i miei frammenti.
E siedo, come fossi al concerto
sulla sabbia tiepida e umida
spettatore attento, io ascolto
la melodia delle onde.
Il mio cuore fa da contrabbasso
al suono lieve della risacca
l’orizzonte è un sipario lontano
pronto a scendere verso la notte.
E rimango, benché io sia triste
ma non voglio dirlo a nessuna
ho amato troppo e sono pentito
adesso non devo farlo mai più.
N° 4205 - 3 settembre 2020
Il Custode
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