ed infine muori
giacché io voglio provare
la sensazione bellissima
di vederti implorare la vita.
Non dire nulla
io non ti ascolterei
da tanto che sono estasiato
dall’avere nella mia vista
il tuo sorriso che sfuma.
Adesso tu ti agiti
cerchi di afferrare con forza
quel poco che ti rimane
di quel tuo cuore infingardo
del tuo respiro allo sbando.
Ma insomma, muori
a me non importa di te
benché io ti abbia dato l’anima
quella che hai raccolto dal suolo
per poi scagliarla nel nulla.
N° 4206 - 4 settembre 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento