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domenica 8 luglio 2018

IL COLORE DELLA PAZZIA

Mi fermo un istante
ed annuso il silenzio
dopo comincio a pensare
pensieri che non ricordo
mi fermo e sorrido
il tempo di uno sbadiglio.

Verso il cielo distante
stormi di uccelli di carta
come saette di ardesia
che rincorrono il vento
verso il cielo terso
solo uno spicchio di lacrima.

La pelle mia di salsedine
si sfalda al sole di luglio
e dentro gli occhi conservo
il colore della mia pazzia
la pelle mia fa la muta
trascinata via dalle onde.

Non voglio vivere oltre
in questo mondo bislacco
allora sotto le unghie
nascondo i giorni che restano
non voglio vivere e basta
però non importa a nessuno.

Affondo con i miei piedi
sopra la sabbia bagnata
che ha sulle labbra il sapore
del bacio dell’onda in amore
affondo con i miei dubbi
che io non so disegnare.

Così sia…tiriamo innanzi
la meditazione ha il suo costo
ed io, con le tasche bucate
ho perduto le mie monete
così sia…e fin quando sarà
è tempo di tornare a rimpiangere.

  N° 3406 - 4 luglio 2018

                                                Il Custode

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