durante la notte
come fanno i codardi
e nel buio ha
pianificato
dolore e morte dentro la
piazza.
Inebriato dal sangue versato
si compiace, l’infame
bastardo
mentre legge delle sue
gesta
sulle pagine dei
quotidiani
che incensano i suoi
delitti.
Non prova alcun rimorso
e gode della
giustificazione
di chi perdona i suoi
crimini
accecato da una
ideologia
che ha causato lacrime e
lutti.
Ha la stella cucita sul drappo
e la firma delle brigate
rosse
percorre le strade della
città
dopo spara dalla
lambretta
a chiunque considera
ostile.
Ed i guitti, i menestrelli
e finanche i benpensanti
spendono danari e
protezione
affinché egli possa fuggire
ennesimo affronto alle
sue vittime.
Eroe del popolo
che osteggia il potere
ambito
colui che professa il
comunismo
e non sconta alcuna
condanna
poiché egli è un
compagno che sbaglia.
N° 3409 - 9 luglio 2018
Il Custode
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