Prima o dopo
io riuscirò
a raggiungere la luna
e morirò della sua luce
rinascerò nel suo respiro.
Io, perduta in
questa notte
adesso volo ad occhi chiusi
per annusare un cielo nuovo
i cui segreti non conosco.
Non ho tempo
né fatiche
da dedicare alle mie prede
ma voglio celebrare la vita
che si staglia verso le vette.
Al fruscio
delle mie ali
io mi quieto sopra i venti
brezza soffia alla mia destra
la neve dista oltre il becco.
E nessuno
potrà seguirmi
ad una spanna dalle stelle
non il falco avventuriero
neppure l’impavido pipistrello.
Poiché chiedo
al mio destino
di essere ombra solitaria
dove ha inizio la galassia
e la pace dell’oscurità.
Mi resta un
ultimo pensiero
che io rivolgo alla salsedine
avrò nostalgia del mare
mentre svanisco nelle tenebre.
N° 3305 - 24 luglio 2017
Il Custode
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