Io volevo
soltanto cantare
liturgie dedicate al Signore
per guadagnare il paradiso
ed invece ho raggiunto l’inferno.
Le bestemmie
le ho solo pensate
intimorito dal profumo di incenso
dai crocefissi appesi alle pareti
e dalle mani pesanti del vescovo.
E chiunque,
senza distinzione
nelle segrete del grande duomo
mi puniva per i peccati veniali
mi abusava e imponeva il silenzio.
Tra le panche
in molti sapevano
il sadismo malvagio dei religiosi
io ne porto ferite e traumi
nell’anima che sanguina ancora.
Adesso e a
distanza di anni
nessuno ha pagato le colpe
dei crimini orrendi commessi
sui bambini ingenui e deboli.
Il Vaticano,
dimora del peccato
con arroganza ha negato l’evidenza
abbandonando alla mercé dei carnefici
l’innocente coro di Regensburg.
N° 3303 - 19 luglio 2017
Il Custode
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