e mi nutro di sogni ovattati
di immagini alla rinfusa
che paiono alquanto bizzarre.
Questa non è
la morte
non è nemmeno la vita
eppure ha il sapore allettante
della pace destinata a durare.
Mi addentro
nel limbo
un’alcova per i miei pensieri
io dormo e spero sia a lungo
se mi svegliassi sarei perduto.
Non compongo
parole
non ho forma né consistenza
mi aggrappo alle amate tenebre
oltre non voglio più esistere.
N°
3138 – 13 giugno 2016
Il Custode
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