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lunedì 6 giugno 2016

IL CAMMINO

Vengo da molto lontano
ed è più lontano ancora
che io intendo arrivare
oltre le nubi ed i cieli
dove la gente delira
e pare votata al martirio.

Laggiù io ho visto i re
ed ho visto persino i santi
spartirsi vite e ricchezze
frutto del sudore dei sudditi
dei bambini e degli animali
trattati quale merce di scambio.

Ed ho sentito i racconti
raccontati a persone fragili
e che erano soltanto il pretesto
per far loro coltivare quei sogni
che giacevano sotto le zolle
di un terreno seminato di bugie.

Laggiù io ho raccolto la cenere
con cui dipingere sopra il mio viso
i segni dell’ultima guerra
cenere fredda quanto le parole
di chi indossò simboli di pace
poi colpì chi gli sbarrò il cammino.

Ed ho ascoltato i lamenti
di chi finse un estremo coraggio
e dei saggi che rimasero soli
a crogiolarsi della loro saccenteria
in qualche anfratto, sotto la melma
la loro anima è una latrina putrida.

Vengo da molto lontano
ed è più lontano ed ancora
che io intendo tornare
perché credo di avere fallito
oltre le nubi ed i cieli
alla mercé della prossima guerra.

  N° 3133 – 6 giugno 2016 


                                          Il Custode

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