E scorre il
fiume
mormorando tra i prati
sotto il bacio del vento
che nasce dalle colline
e scintillano le onde
nello sguardo dei lucci
come gocce di lacrime
fiocchi di candida neve.
Ma seduta
sulla riva
a sfiorare le acque
la tua bellezza è profonda
i tuoi occhi magnetici
e la luna ti osserva
ma rimane in disparte
per vederti ogni volta
mentre contempli la sera.
Poi si
attardano stelle
disordinate nel cielo
a raccontare alle lucciole
i frammenti del tuo respiro
ti accarezzano il viso
e lo fanno con cura
come ritocchi su tela
tinte di calda poesia.
Ma seduta
sulla riva
a giocare con i pensieri
il tuo corpo è stupendo
la tua voce sublime
ed i lupi ti ascoltano
come sempre estasiati
per ascoltarti ogni attimo
mentre canti la sera.
N° 1701 - 8 febbraio 2010
Il Custode
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