Inebriante
quel sapore afrodisiaco
della tua carne gustosa
che percorre il mio palato
e tu, illusa d’essere amore
invece sei un pasto prelibato
e sangue che come nettare
scende nella mia gola.
Occhi sbarrati
ma non mi sento a disagio
io continuo a banchettare
con ciò che rimane di te
ed intanto sorseggio vino
ed assaporo tra i miei denti
frammenti della tua pelle
salata al punto giusto.
Ed eri
bellissima
con quel tuo corpo perfetto
che mi faceva impazzire
fino a diventare ossessione
ma adesso nutrimi, o donna
poi non sarai che un rimpianto
tu, uccisa dalla mia follia
…e non ti ritroveranno mai!
N° 3094 - 28 marzo 2016
Il Custode
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