Infami
rigurgiti abominevoli
di una patria ingrata
voi che soltanto fino a ieri
eravate tutti ad acclamarmi
mentre adesso oltraggiate
le mie spoglie martoriate.
Che Iddio vi
maledica
miserrimi italioti
ignobili
nel mentre che deturpate
il viso bello e delicato
dell’amata mia Claretta
che mi seguì sin nella morte.
Sicché io vi
odio
bastardi ed immondi buffoni
frammenti di sterco maleodorante
sparsi per tutto l’asfalto
maestri nel tradire e imbrogliare
voi qui a ridere ed esultare
a festeggiare una vittoria
che certo non vi appartiene.
Orda di ratti
sfuggiti alle fogne
voi mi colpite, voi mi sputate
l’ignominia è ben visibile
nella luce dei vostri sguardi
e non è che il gelido riflesso
che si inerpica e balena
dal vuoto nelle vostre anime.
A Milano
offerto al pubblico ludibrio
voi, indegni figli illegittimi
di questo cielo che vi abiura
di questa terra che rinnega
e pare piangere la mia dipartita
quaggiù…in piazzale Loreto.
N° 2871 - 26 marzo 2015
Il Custode
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